Acqua

Il territorio reatino, in particolare la piana di Rieti, era anticamente ricoperto dalle acque del Lacus Velinus, che fu bonificato in età romana lasciando un’area molto fertile, con specchi e corsi d’acqua minori: come i laghi Lungo e di Ripasottile o il lago di Ventina. Altri laghi della zona sono nati dalla costruzione di dighe e offrono oggi splendidi panorami, come il lago del Turano e il lago del Salto. Il paesaggio è stato inoltre modellato dal corso di fiumi secolari come il Farfa; numerose le cascate raggiungibili a piedi dove rinfrescarsi in un giorno d’estate e le meravigliose sorgenti. Questi alcuni dei luoghi che l’esperienza Acqua vuole suggerire al visitatore.

Comune

Amatrice

Lago Scandarello

Il Lago Scandarello si trova nel comune di Amatrice. Di origine artificiale, il lago con un perimetro di circa 11 km, si è formato nel 1924 in seguito alla costruzione della diga sul torrente Scandarello, che era un affluente del fiume Tronto. Il lago è molto profondo, intorno ai 40 metri. Circondato dalle vette occidentali dei Monti della Laga, offre una piacevole passeggiata lungo il suo perimetro, è inoltre meta di pescatori.

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Comune

Castel di Tora

Cascata delle Vallocchie

Vicino a Castel di Tora, sopra al lago del Turano, si trova la Cascata delle Vallocchie, le cui acque confluiscono nel sottostante lago. Collocata in un’oasi di verde, la cascata sono raggiungibili tramite un sentiero.

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Comune

Colli sul Velino

Lago di Ventina

Il Lago di Ventina si trova nel territorio del comune di Colli sul Velino. Faceva parte di quel sistema di laghi, tra cui il lago di Ripasottile, il lago Lungo e il lago di Piediluco, che formavano l’antico Lacus Velinus, che occupava una grande parte della piana di Rieti e che fu bonificato in epoca romana. Nei mesi invernali il lago di Ventina è un luogo di sosta per gli uccelli migratori, come il pendolino che tra i canneti costruisce il suo nido, ma anche di diversi uccelli più stabili come l’airone cenerino. Sul lago si pratica anche la pesca sportiva.

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Comune

Fiamignano

Lago di Rascino e Cornino

I laghi di Rascino e di Cornino si trovano vicini ma a quote diverse, entrambi nel territorio di Fiamignano. Il lago di Rascino è un piccolo lago collocato nell’altopiano omonimo, dove si può praticare la pesca, specialmente al luccio; nel periodo estivo funge invece da naturale riserva d’acqua per il bestiame che pascola nell’altopiano. Un po’ più in quota, nell’altopiano di Cornino si trova il lago di Cornino, circondato da una pineta di rimboschimento. Il paesaggio è incontaminato e suggestivo.

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Comune

Greccio

Fonte del lupetto

Sul punto più elevato di Greccio si trova la Fonte del lupetto o Fonte Lupetta, in un meraviglioso bosco. Il nome caratteristico della fonte deriva da una storia che si tramanda per cui il proprietario del luogo dove ha origine la sorgente, bevendone l’acqua, avesse un appetito da lupo! Abbandonata per anni, si sta provvedendo al totale recupero della fonte, per consentire la fruizione dell’acqua potabile.

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Comune

Mompeo

Monumento Naturale Gole del Farfa

Il fiume Farfa ha costruito con il suo scorrere nei secoli un paesaggio unico. Nel 2007 si è deciso di istituire il Monumento Naturale Gole del Farfa, oggi tutelato dalla Regione Lazio, per conservare il tratto della valle comperso nei comuni di Mompeo e di Castelnuovo di Farfa in Sabina. Il sito offre una rete di percorsi archeologico-naturalistici che invitanio a scoprire questo straordinario patrimonio.

Comune

Rivodutri

Sorgente di Santa Susanna

All’interno del territorio di Rivodutri, nella frazione Piedicolle, si trova la sorgente di Santa Susanna, una delle più grandi d’Europa, con una portata di 5000 litri al secondo. Nei pressi della sorgente è attrezzato un giardino botanico con panchine e un parco giochi per i più piccoli. Dalla sorgente hanno origine il fiume Santa Susanna che confluisce nel lago di Ripasottile, e il canale di Santa Susanna che sfocia nel fiume Velino. Le acque di questi fiumi sono ricche di pesci d’acqua dolce come la trota, una specialità gastronomica locale.

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Comune

Antrodoco, Micigliano e Posta

Gole del Velino

Le gole del Velino si trovano all’interno dei territori dei comuni di Antrodoco, Micigliano e Posta. Sono delle fosse molto profonde create dallo scorrere del fiume Velino, tra il monte Terminillo ad ovest e l’appennino abruzzese a est. Per una lunghezza di circa 14 km, le gole presentano fenomeni carsici e diverse grotte. Le gole del Velino sono sempre state un punto di passaggio strategico: sono infatti l’unica via per aggirare il Terminillo e raggiungere l’alta valle del Velino.

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Comune

Ascrea, Castel di Tora, Paganico Sabino e Colle di Tora

Lago del Turano

Il lago del Turano, o lago di Posticciola, nacque dallo sbarramento del fiume Turano, affluente del Velino. La diga venne progettata nel 1916 e completata nel 1938. Il lago fu costruito artificalmente sia per regolare il deflusso del fiume, sia per la produzione di energia elettrica. Parte delle sue acque defluiscono nel Lago del Salto, realizzato più tardi con la stessa funzione, tramite una galleria lunga circa 9 km. Oggi il lago del Turano è una destinazione che offre scorci e panorami molto suggestivi, perfetto il trekking, per passeggiate a cavallo, per la pesca, il parapendio, il ciclismo, la canoa, il nuoto, lo sci d’acqua e tanto altro. La diga del Turano costituisce con la diga del Salto un unico sistema idroelettrico.

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Comune

Pescorocchiano, Fiamignano e Marcetelli, Varco Sabino

Lago del Salto

Lago del Salto. Il lago del Salto è il maggiore lago artificiale del Lazio. Nacque dallo sbarramento del fiume Salto. Ha una forma allungata e delle coste molto frastagliate. Lo scopo della sua costruzione è stato sia per regolare il deflusso delle acque del fiume, sia di produrre energia elettrica, così come il Lago del Turano, in cui parte delle sue acque confluiscono.

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Comune

Colli sul Velino, Contigliano, Rivodutri

Riserva parziale dei Laghi Lungo e Ripasottile

La riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile è un’area naturale protetta che comprende due specchi d’acuqa residui del grande lago che anticamente ricopriva gran parte della Piana Reatina: il Lacus Velinus, bonificato dagli antichi romani con la creazione di un varco nelle montagne che circondano la pianura e il deflusso delle acque lacustri con la creazione della cascata delle Marmore.
La riserva fu istituita ufficialmente nel 1985. All’interno dell’area protetta si trova anche il Fiume Velino con i suoi affluenti.

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